cani da pastore – Debora Segna, addestramento cani, istruttore cinofilo FISC Libertas https://deborasegna.it Addestramento Cani Fri, 23 Nov 2018 23:37:02 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.4 https://deborasegna.it/wp-content/uploads/2016/04/Favicon-340x340.png cani da pastore – Debora Segna, addestramento cani, istruttore cinofilo FISC Libertas https://deborasegna.it 32 32 Che cos’è la libertà per un cane? https://deborasegna.it/2018/11/24/che-cose-la-liberta-per-un-cane/ https://deborasegna.it/2018/11/24/che-cose-la-liberta-per-un-cane/#respond Fri, 23 Nov 2018 23:37:02 +0000 https://deborasegna.it/?p=2029

Cari amici, voglio raccontarvi una storia… una triste storia… qualche giorno fa dopo aver fatto una passeggiata con Phoenix al lago di Giulianello, di ritorno verso la macchina, mi sono accorta che c’era un cane da pastore accovacciato vicino al bordo della strada. Cercando di capire la situazione ho realizzato che il cane aveva del sangue sotto la parte destra del collo.

Nell’avvicinarmi per vedere meglio, ho constatato però che la realtà era ben più grave, perché quel povero cane maremmano aveva lacerazioni profonde che partivano da sotto l’orecchio fino al collo, ed era evidente che stava entrando in stato di shock. Credo che quelle ferite fossero di qualche giorno, considerando l’odore pungente che emanavano e che faceva pensare a qualcosa di marcio.

Il cane era di un pastore della zona, che spesso pascolava nei campi vicino al lago e che avevo anche visto passare da lontano con il gregge qualche tempo prima.
Molto probabilmente quel cane, ferito da giorni, non era più in grado di camminare e si era accasciato lì a terra in attesa del suo destino.

Non sto a raccontarvi il giro di telefonate che ho fatto per ben tre ore affinché arrivasse qualcuno per prendere questa povera anima che mi chiedeva aiuto con gli occhi, ma purtroppo non sono riuscita a farlo curare, perché non appena ha capito che lo avrebbero catturato si è alzato con le ultime forze che aveva ed è fuggito via!

Non potete immaginare il senso di rabbia mista a frustrazione e tristezza che ho provato in quei momenti…per l’indifferenza delle istituzioni, per quella delle persone che passavano di lì e nei confronti dell’essere umano che prima ha usato quel cane e poi l’ha gettato via come spazzatura. Episodi come questo non è la prima volta che mi capitano, è la terza volta che trovo cani maremmani di greggi appartenenti a pastori, feriti gravemente e lasciati al loro destino senza alcun aiuto fisico e calore umano! Utilizzati e buttati via come se fossero fazzoletti usati…

Sono arrivata alla conclusione che chi decanta tanto la vita dei cani da pastore forse non ha capito fino in fondo che questi cani sono degli schiavi non meno di altri e che anzi, non di rado, vengono trattati anche peggio di quelli padronali e quindi non è così vero che siano più liberi e che vivano meglio dei cani di famiglia!

Quella che viene decantata come “vita libera” per i cani da pastore, non è altro che una parvenza della stessa, perché non è affatto vero che questi cani sono liberi, come non è vero che possono scegliere sempre…perché prima l’uomo li rende dipendenti per i propri bisogni, sfruttandoli fino a quando sono efficienti e poi, quando diventano un fardello inutile, li getta via come materiale di scarto!

Sono sempre più disgustata dalla specie umana e da tutto quello che è disposta a fare per appagare i propri bisogni egoistici e il proprio antropocentrismo.

Se penso ai cani liberi, quelli nati liberi, senza che debbano rendere conto ad alcun essere umano, mi vengono in mente solo i cani randagi o selvatici. Cani che dormono dove vogliono, che si accoppiano con chi vogliono, che si procurano il cibo spesso da soli e che scelgono gli individui con cui formare il proprio branco senza quasi mai dipendere fisicamente e psicologicamente da alcun umano.
Quando si parla di libertà, penso appunto a questi cani, che non devono né dare, né ricevere nulla dall’uomo, cani liberi come il vento e che scelgono ogni minuto della propria vita!

So benissimo che non è semplice vivere una vita libera, perché la libertà per ogni individuo di qualsiasi specie, uomo compreso, può avere un prezzo alto, ma se fossi un randagio non baratterei per niente al mondo la mia libertà in cambio “dell’essere di proprietà di qualcuno”, come non lo farei con la mia libertà che vivo da umana.

Anche se anticamente i cani sono stati di ausilio agli umani, per la caccia e nel lavoro, dobbiamo smettere di pensare che ne possiamo disporre come vogliamo, perché si tratta di esseri senzienti. Ogni volta che li portiamo al centro commerciale, o che facciamo fare loro delle cose che piacciono a noi, stiamo appagando i nostri bisogni e non i loro, anche se siamo in buona fede.

Sono sempre più convinta che fino a quando i cani vivranno o dipenderanno in qualche modo da noi umani non saranno MAI veramente LIBERI di scegliere ogni istante della loro vita! Per quanto amore un uomo possa concedere ad un cane, non sarà mai in grado di dargli tutto quello che desidera, quello di cui ha bisogno veramente e totalmente, come farebbe un suo simile, perché è una specie differente dalla nostra.

Dovremmo però almeno tentare di metterci in discussione, cercando di fare del tutto per rispettarli davvero e appagare ogni giorno i loro bisogni etologici (e non i nostri), iniziando magari con alcune di queste cose:

Alimentarli in modo più naturale,
– Non vestirli come delle bambole di porcellana, 
– Non metterli in situazioni spiacevoli, come posti rumorosi o troppo affollati,
– Non mettergli un guinzaglio troppo corto,
– Non fargli fare sport che piacciono solo a noi umani,
– Non farli toccare da ogni persona, soprattutto se non è una cosa per loro gradita,
– Farli camminare con le loro zampe, invece di metterli nei passeggini e nei marsupi,
– Portarli in posti più naturali, sicuramente più stimolanti e appaganti per la loro indole, invece che stressarli spesso nei centri commerciali affollati e posti prettamente antropici,
– Non mettergli uno strangolo ma uno strumento più consono, 
– Non dire che li amiamo quando non ascoltiamo quello che ci stanno dicendo…

Non smetterò mai di ripetere che la libertà non è solo una prerogativa umana ma un diritto inalienabile di ogni essere vivente e fino a quando ci sarà un “padrone”, un proprietario o un possessore… esisterà sempre un individuo che vivrà una addolcita schiavitù o una parvenza di libertà!

Nessuno di noi vorrebbe rinunciare a condividere la vita con i proprio cani, però sarebbe bene cercare di “usarli” il meno possibile ed è nostro dovere rispettarli veramente per il loro modo di essere meravigliosamente cani, individui con una loro personalità, carattere ed emotività.

Ps: Nella foto un mio amico maremmano, abbandonato al lago perché forse malato.

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Vita di cani liberi… https://deborasegna.it/2017/08/06/vita-di-cani-liberi/ https://deborasegna.it/2017/08/06/vita-di-cani-liberi/#respond Sun, 06 Aug 2017 12:44:46 +0000 http://www.deborasegna.it/?p=1933 Bellissime interazioni dei cani pastori dell’Anatolia che vivono liberamente con le popolazioni nomadi per accudire le loro greggi. Verso la fine del video si vede un combattimento ritualizzato per una risoluzione di un conflitto, senza che i cani si siano feriti in alcun modo .
I combattimenti ritualizzati, sono delle “finte” lotte che i cani usano per non farsi del male e si vedono in particolare modo in tutti i cani di tipo primitivo e aborigeno, nei cani selvatici e randagi, e soprattutto nei branchi di lupi.

Queste finte lotte servono per ottimizzare le energie e per evitare perdite dei membri del proprio branco, fondamentali per la cooperazione e la sopravvivenza della specie. Se questi cani, come i lupi appartenenti allo stesso branco, in ogni scontro si ferissero seriamente, potrebbero morire per via delle infezioni che in natura risulterebbero letali, perché difficilmente i cani che vivono allo stato brado ricevono cure da parte dell’essere umano.

Per la mia esperienza e da vari confronti con altri colleghi, ho notato che i cani che invece hanno subito una selezione molto lontana dall’aspetto morfologico e comportamentale del lupo, come per esempio i molossi (cane corso, bull mastiff, rottweiler, mastino napoletano…), difficilmente utilizzano lotte riutilizzate, per un motivo molto semplice, poiché l’uomo selezionò queste tipologie di cani per essere molto reattivi e diretti nei combattimenti e per la guardia.
Quindi i molossi, geneticamente hanno una predisposizione maggiore per l’eliminazione diretta di un conflitto, nel senso stretto del termine. Nei loro skill comportamentali è come se la ritualizzazione delle lotte fosse una sequenza non contemplata o incompleta.

Invece i cani che vivono un’esistenza completamente in libertà, mitigano gli scontri ancor di più di quelli che vivono a stretto contatto con l’uomo, perché hanno vissuto fin da cuccioli una vita molto piena e ricca di stimoli differenti, sviluppando così nel tempo una certa giustizia sociale e dei caratteri riflessivi che gli consentono di discuter animatamente senza arrivare a farsi male sul serio se non per cose veramente gravi o di estrema importanza.

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