Si parla di problemi comportamentali quando un determinato comportamento più o meno grave si è ormai consolidato nel cane adulto. Nella maggior parte dei casi questi problemi sono la conseguenza di comportamenti sgraditi nel cucciolo, che si ripetono quotidianamente e sempre più frequentemente nel tempo fino al consolidamento che avviene nel periodo della maturità sociale, intorno ai 2 anni di vita del cane. Se non si interviene prontamente la convivenza con il proprio animale può diventare complicata o totalmente ingestibile.
Il cucciolo proprio come un bambino ha bisogno di una guida (proprietario), una figura di riferimento che con pazienza e attraverso la fiducia gli sappia insegnare cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa può fare e cosa non può fare, in modo da costruire una relazione sana ed equilibrata. Non bisogna però mai dimenticare che il cane NON CONOSCE IL NOSTRO LINGUAGGIO, è un animale soprattutto visivo che comunica prevalentemente con il linguaggio del corpo.
I problemi comportamentali possono manifestarsi in molti modi come: saltare addosso, abbaiare eccessivamente, tirare al guinzaglio o nei casi più gravi, aggressività, fobie, ansia da separazione e problemi derivanti da deprivazione sensoriale. In questi casi è bene affrontare il problema sin dalla prima manifestazione per far si che la situazione non degeneri.
Esclusi problemi neurologici o patolegie gravi, ogni cane può tornare a ritrovare il giusto equilibrio psico-fisico. Il percorso di riabilitazione comportamentale può essere lungo, ma con la giusta tenacia e pazienza si possono ottenere ottimi risultati.