Cane problematico o proprietario problematico? Questo è il problema!

cane_padrone 5Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima e, in una certa misura, è sicuramente vero. Parafrasando questo detto si potrebbe dire, altrettanto a ragione, che “i cani sono lo specchio del padrone”. Oggi vorrei spiegare meglio queste considerazioni che ho fatto durante le feste natalizie.

Come ho scritto più volte nei post precedenti, la maggior parte dei problemi comportamentali dei cani, oltre ad avere una componente di natura genetica, purtroppo derivante spesso dalla selezione che fanno alcuni allevatori nella scelta dei riproduttori, prediligendo l’estetica anziché il carattere degli esemplari che si fanno accoppiare, sono frutto di una serie di errori ripetuti frequentemente nel tempo, da parte di noi proprietari e di pseudo-istruttori cinofili che ignorano, a volte in buona fede a volte per presunzione di sapere, la VERA comunicazione del cane ed i suoi bisogni. Altre volte possono derivare anche da vecchie credenze culturali che ancora oggi sono molto forti nel nostro paese.

Per inquadrare meglio il problema facciamo un piccolo passo indietro. L’addomesticazione del cane risale a circa 14.000 anni fa, e per migliaia di anni l’uomo lo ha utilizzato prevalentemente come animale da lavoro. In molte località del globo questa tradizione è ancora molto forte, per esempio nelle regioni artiche, dove gli Inuit utilizzano molto i cani per il traino delle slitte e sono convinti che fare loro troppi gesti affettuosi influisca negativamente sul rendimento lavorativo.

Grazie agli studi di molti etologi famosi, sono state fatte interessanti scoperte riguardo il linguaggio del cane, che non vede il proprietario solo come un dispensatore di cibo e carezze, ma che è invece un animale sociale capace di instaurare una relazione profonda con gli esseri umani. Come afferma il prof. Luigi Boitani (famoso etologo italiano) “L’attaccamento è un dato comportamentale, la cui natura deriva dall’instaurarsi di legami privilegiati tra il cane ed alcuni oggetti, luoghi, persone e consimili nel primo periodo di vita”.

Per merito di queste scoperte l’uomo ha iniziato a vedere il cane non solo come animale da lavoro ma anche come un essere estremamente sociale e con il quale instaurare una relazione affettiva. Fortunatamente c’è stata una bella rivoluzione di pensiero anche se ancora sono molte le persone con un grande confusione nella testa ed altre che la pensano come 14.000 anni fa ;).

In base alla mia esperienza ho potuto constatare che ci sono quattro categorie di proprietari di animali problematici:

IN BUONA FEDE Questa categoria comprende tutte quelle persone che in buona fede, pensano di sapere quale sia la cosa migliore per il proprio cane, e che hanno comunque l’umiltà di mettersi in discussione e di chiedere aiuto quando si rendono conto che qualcosa non va; personalmente stimo molto queste persone.

GLI UMANIZZATORI Sono persone che antropomorfizzano il proprio animale fino a credere che faccia dei pensieri, abbia sentimenti ed obiettivi identici a quella di noi esseri umani, questa distorsione della realtà molto spesso deriva da una totale assenza di informazioni o da informazioni acquisite prive di ogni base scientifica.

GLI INDECISI La terza categoria comprende tutti coloro che non sanno in primis cosa vogliono dalla vita e che agiscono e prendono decisioni solo sulla base dell’emotività del momento, senza fermarsi minimamente a chiedersi cosa stiano facendo e se possano recare danni al proprio animale.

I SUPERBI Infine ci sono coloro, che solo per aver ascoltato due cose giuste, magari in tv, hanno la presunzione di sapere, senza alcun dubbio, come comunica il proprio cane, quali siano i suoi reali bisogni e con quali metodi ottenerli, tra cui il più diffuso è probabilmente l’utilizzo della violenza. Se questo fosse un canto della Divina Commedia, finirebbero dritti nel X girone del Purgatorio a portare massi pesanti come tir ;).

Non ho mai amato gli estremi innanzitutto la cattiveria, che condanno senza remore, ma nemmeno il troppo buonismo e l’iperemotività, e non condanno le persone che commettono errori, tutti possiamo sbagliare perché siamo essere umani ma perseverare nell’errore è una cosa che accetto di meno.

Gli eccessi possono fare moltissimi danni, credo che la via di mezzo sia sempre un buon compromesso per ottenere il giusto equilibrio, anche la natura tende a ristabilire l’armonia di un sistema quando viene turbato.

Non si può dire “porto via il mio cane perchè perde il pelo in casa”, perchè “fa le buche,” oppure comprarne uno solo perché è un desiderio dei propri figli. Così come essere eccessivamente buoni e accondiscendenti può creare un animale ingestibile. Stiamo parlando della vita di un essere vivente del quale determiniamo lo sviluppo caratteriale con i nostri comportamenti. Forse prima di prendere un cane, scegliendolo soprattutto per la sua estetica, sarebbe consigliabile informarsi sulle peculiarità caratteriali di quella razza, perchè non tutti i cani sono compatibili con le abitudini ed il carattere dei futuri proprietari.

uomo-cane 1L’ambiente influisce molto sullo sviluppo di un individuo ma questo come è vero per gli esseri umani è vero anche per tutti gli altri esseri viventi. Per esempio se un bambino cresce in una condizione sociale disagiata, piena di violenza, criminalità e priva di stimoli positivi, pensate per esempio a posti che nell’immaginario collettivo sono sinonimo di queste condizioni, come il Bronx di qualche anno fa, sarà ovviamente diverso da un bambino che cresce in un ambiente equilibrato, che impara le lingue fin da piccolo, che legge molti libri, viaggia e si relaziona con altre persone. Come pensate possa diventare da grande un bambino che ha passato tutta la sua esistenza nel Bronx? Quante probabilità ha di diventare una persona non problematica?
Sono sempre più convinta che moltissimi problemi comportamentali siano lo specchio delle nostre frustrazioni, mi è capitato spesso di vedere cani che si comportavano in maniera simile ai propri padroni: aggressivi, insicuri, squilibrati e così via.

Ma allora perchè abbattiamo gli animali? Non sarebbe più semplice prima curare la causa e poi l’effetto? Non sarebbe più giusto rendere obbligatorio il patentino per avere l’idoneità a possedere un cane? Io dico di si!

L’evoluzione darwiniana per selezione naturale dà risultati nel lungo periodo, io spero che ogni giorno possa avvenire una piccola evoluzione culturale, che possa aumentare nel tempo la consapevolezza di cosa sia la vera natura e le vere emozioni dei cani e degli altri animali.

L’uomo è la peggiore arma di se stesso e di tutto ciò che è stato creato, le emozioni umane possono essere la nostra forza ma anche la nostra distruzione.

Se il vostro cane mostra sintomi che potenzialmente sono indice di problemi comportamentali, come ad esempio: scavare buche ossessivamente, distruggere le cose, abbaiare eccessivamente, ansia da separazione, aggressività, fobie, ecc…, abbiate la profondità di comprendere che si tratta di disagi complessi e di cui potreste anche essere involontariamente la causa, per via di un comportamento sbagliato e di rivolgervi a dei professionisti che possano indirizzarvi verso i metodi più efficaci per risolverli, anziché ricorrere a soluzioni drastiche come la violenza o l’abbandono del proprio animale.

15 pensieri su “Cane problematico o proprietario problematico? Questo è il problema!

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  2. Terry dice:

    Sono perfettamente d’accordo con te, a parte sul luogo comune del Bronx che, ormai, è diventato un bel posto, perfettamente rispettabile. 😀

    • debora dice:

      Ciao Lucia,
      il bassotto è stato selezionato per la caccia ed ama anche scovare le prede nelle tane, quindi può essere normale che scavi le buche.
      Per capire se si tratta di un problema comportamentale la cosa va vista nell’insieme, quasi tutti i cani scavano occasionalmente delle buche ma se questo comportamento avviene in modo ossessivo e se si notano anche altri atteggiamenti anomali, come abbaiare eccessivamente, rincorrere la propria coda, distruggere cose ecc…questo potrebbe essere un primo campanello di allarme.
      Grazie per il commento 🙂

  3. Terry dice:

    Ci sono un sacco di motivi per cui un cane scava una buca: giocare, cercare qualcosa con un odore che lo ha particolarmente incuriosito, tenersi al caldo, nervosismo… Non necessariamente indica un disturbo comportamentale, come ha detto Debora bisogna notare il contesto, il suo atteggiamento mentre lo fa, ecc. 🙂

    • debora dice:

      Esattamente Terry, bisogna guardare le cose da molte angolazioni e nell’insieme. I problemi comportamentali sono una cosa complessa alla quale si può trovare sempre una soluzione 🙂

  4. Eleonora dice:

    Ciao Debora io sono Eleonora ed è da due anni che ho adottato Ninetta che aveva già due anni. Il mio problema e che non la posso lasciare libera perché scappa alla ricerca di cibo, e non torna finché non decide lei. Non è una giocherellona quando gioca con gli altri cani dopo due minuti molla tutto e va a cercare cibo addirittura mangia i legnetti le castagne selvatiche il letame ecc ecc. Non riesco ad attirare la sua attenzione ne con palline o giochi vari ci riesco solo con i premi IN CIBO e a volte neanche quello funziona.la cosa invece cambia quando siamo a casa addirittura quando gli do le crocchette sta seduta e non mangia fino a che non gli di il permesso, obbedisce sta seduta, ferma, terra…. Uffiiiii Aiutatemiiii vi pregooooo

  5. debora dice:

    Eleonora di dove sei? E’ difficile spigare come costruire una relazione stabile e di fiducia con il proprio cane per e-mail, perché molte cose dovresti vederle praticamente. :(. La cosa che posso dirti è che con molta probabilità al tuo cane mancano delle regole di gestione.
    I cani quando si trovano in ambienti nuovi e/o ricchi di stimoli si distraggono molto perché l’esplorazione per loro è più forte di qualsiasi altra cosa. Il fatto che lei non si distragga in casa è perché ormai quell’ambiente è diventato un luogo privo d’interesse (scontato), perché ne conosce ogni odore ed angolo, ed è per questo che in quel momento sia tu che il cibo siete per lei più interessanti. Quello che posso consigliarti è di intraprendere un percorso di educazione di base per stabile delle regole di leadership, solo in questo modo potrai imparare a gestirla ed a costruire una relazione solida e fiduciosa.
    Spero di esserti stata di aiuto, non esitare a scrivermi per qualsiasi cosa 🙂
    Debora

  6. vera dice:

    Ho un problema con il mio yorkshire anziano ed epilettico. Ha recentemente fatto un controllo di esami del sangue. Dopo quella visita è diventato aggressivo, morde se lo si toeletta o per mettere il cappottino. Dopo aver cercato di mordere di solito ha come dei tremiti. Premetto che ha sempre avuto un bel caratterino. La veterinaria ha detto che non devo farmi intimorire e con un giornale fare rumori su me quando ringhia. Non si fa nemmeno più spazzolare, morde la spazzola e tenta di mordere me. Anche con la toelettatrice ha fatto il pazzo mentre prima si faceva fare tutto. Cosa fare?

    • debora dice:

      Ciao Vera,
      considera che ogni comportamento negativo dei nostri cani è sempre motivato da un disagio che stanno vivendo. Di sicuro non è con “un giornale” che risolverai la situazione, anzi, non farai altri che intaccare la fiducia nei tuoi confronti.
      Contatta un buon educatore nella tua zona e sono certa che ti aiuterà a comprendere le ragione del comportamento del tuo cane ed a costruire una relazione sana ed equilibrata.
      In bocca al lupo!
      Debora

  7. shenny dice:

    ciao io ho un maltese di 7 anni abbastanza ingestibile, ammetto che lo abbiamo viziato trattandolo come un figlio, ora abbaia spesso, non si lascia toccare da ns figlio anzi morde quando si sente in qualche modo attaccato e soprattutto è molto aggressivo con tutti i cani che incontriamo, abbaia loro si avvicina e morde. secondo te è troppo tardi x intervenire in modo da renderlo gestibile e tenerlo in casa senza problemi? ti ringrazio tanto Elisa

    • debora dice:

      Salve Elisa,
      per mia esperienza le posso dire che non è mai troppo tardi per ristabilire degli equilibri fra voi e il vostro sta cane, tutto sta, soprattutto nella volontà del proprietario e nel cercare di capire quanto siano radicati i problemi del suo cane.
      Ciò che le posso consigliare è di contattare un educatore cinofilo che non usi collari strangolo/strozzo o elettrici nella sua zona e fare una valutazione della sua situazione per capire il tipo di percorso da intraprendere.
      C’è sempre una soluzione ad ogni cosa :).

  8. Laura Capezzuoli dice:

    Buonasera
    Il mio cane, un Golden retriever ha quasi 2 anni, ma è una tempesta. Quando incontra qualcuno che conosce gli salta addosso. Quando vuole una cosa, paletta o altro, si mette ad abbaiare. E soprattutto quando lo facciamo uscire per andare al parco, tira in modo che non riusciamo a tenerlo. È un cane possente (42 kg.) E quando ci fa le feste rischiamo di cadere. È furbo ma anche tanto affettuoso. Abbiamo provato due volte l’addestramento e lì è perfetto. Come esce dal campo scuola ricomincia a fare il prepotente. Come educare noi padroni all’obbedienza?

    • debora dice:

      Salve Laura,
      più che educare voi proprietari all’obbedienza la domanda da porsi è: “Ho una buona relazione e comunicazione con il mio cane?”.
      L’obbedienza non crea una relazione se mancano i presupposti. Non esistono ricette semplici, quello che sarebbe importante instaurare fra lei e il suo cane sarebbe una relazione sana basata sulla fiducia e sul rispetto reciproco e lì dove il cane tende ad avere comportamenti sgraditi, è perché fondamentalmente sta manifestando un disagio. In che zona si trova?

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